L’ESTATE CULTURALE SI ARRICCHISCE CON “CHIESE APERTE”

1
min di lettura

L’ESTATE CULTURALE SI ARRICCHISCE CON “CHIESE APERTE”

Sab, 27/07/2019 - 16:59
Pubblicato in:

27 luglio 2019

L’estate culturale dell’Alta Valle può annoverare quest’anno la ripresa in grande stile di un’iniziativa che – dopo un ottimo avvio di qualche anno fa – era stata abbandonata e lasciata alla buona volontà di pochi singoli volontari: stiamo parlando di “Chiese aperte”, ovvero le visite guidate alle chiese del mandamento effettuate tramite appassionati volontari di ogni età uniti solo dall’amore per l’arte e la storia. 25 chiese distribuite in sei comuni, da Sondalo a Livigno, saranno protagoniste di momenti dedicati non solo a scoprirne la storia e la ricchezza, ma anche per abbinarle a piccoli eventi culturali come concerti oppure a funzioni espressamente organizzate, come è successo con la messa mattutina che è stata celebrata poche settimane fa nella semisconosciuta chiesetta di S. Gottardo a Valfurva, alla quale è seguita una colazione in amicizia molto simpatica e gradita da tutti!

I primi appuntamenti degli oltre 100 che animano Chiese Aperte sono iniziati a metà luglio e proseguiranno sino ai primi di settembre: gli addetti accoglieranno i visitatori entro le mura degli edifici religiosi e resteranno a disposizione per un’ora circa, ciascuno con la sua preparazione e la sua competenza (pur ricordando che si tratta sempre di volontari e non di professionisti!).

Nell’ambito di questa iniziativa si è inserito benissimo il coro femminile La Reit diretto da Rosangela Folini, che con le sue delicate armonie suggella la conclusione delle visite guidate in una chiesa ogni volta diversa; un modo efficace per far sì che le nozioni e le immagini acquisite durante la spiegazione si imprimano ancor più nell’animo del visitatore.

L’iniziativa si è resa possibile grazie a una collaborazione congiunta tra Comunità Montana Alta Valtellina, Centro Studi Storici Alta Valtellina, Comuni e Pro Loco di tutto il comprensorio. Un ringraziamento particolare a Emanuela Gasperi (guida turistica, responsabile dell’ufficio Socioculturale del comune di Bormio e del Museo Civico) che ha curato la formazione iniziale dei volontari accompagnandoli nel loro percorso di preparazione e guidando – loro per primi – alla scoperta delle 25 chiese.

 

Anna