LA GIOVENTU' BORMIESE SI RINNOVA
Gli adulti hanno spesso la tendenza a guardare al mondo giovanile con un misto di speranza e sconforto, quasi che la barriera generazionale impedisse la reciproca collaborazione e comprensione. In realtà, se si guarda bene, si trovano ancora molti esempi di giovani positivi e propositivi, che provano a mettersi in gioco nelle loro realtà per dare un segno di disponibilità, di presenza e anche di attaccamento alle tradizioni.
Mi incontro con Simone e Federico, rispettivamente presidente e vice della Gioventù Bormiese, l’associazione giovanile che da tempo immemorabile raggruppa i ragazzi a partire dal compimento della loro maggiore età.
«Ma le definizioni esatte – precisa Simone – sarebbero capitano e vice capitano! Sai, la Gioventù è un organismo con una sua tradizione, una storia, uno Statuto, un’organizzazione interna…. Infatti, nel nostro primo mese, abbiamo faticato non poco per destreggiarci con la parte burocratica e amministrativa e per ricostruire un po’ la vita documentaria dell’associazione».
Dunque, come siete organizzati?
S: Le funzioni direttive sono oggi svolte da 3 persone: Simone Prandi, Pietro Rainolter e Federico Urbani. Ma stiamo raccogliendo le adesioni per aprire il più possibile a ogni interessato. In via ufficiosa, siamo circa una settantina… da questa sera partirà il tesseramento vero e proprio e chiunque lo vorrà, potrà entrare a far parte della Gioventù. L’adesione costa 10 euro e darà diritto a far parte del consiglio e alla cena sociale.
Come vi finanziate? Avete qualche contributo?
S: Per ora contiamo sulle nostre forze. Speriamo di raccogliere un numero di adesioni sufficienti per le nostre esigenze. Ci piacerebbe che i giovani capissero l’importanza di avere un gruppo che possa rappresentarli anche verso l’esterno e al quale gli adulti possano guardare con fiducia.
Un tema delicato, quello della fiducia… spesso la Gioventù è stata al centro di contrasti con le amministrazioni…
F: Noi vorremmo instaurare un rapporto collaborativo perché vorremmo essere partecipi delle iniziative del paese. L’aspetto della giovialità e del divertimento non è da demonizzare, anche a noi piace fare festa, però allo stesso tempo ci sembra giusto dare il nostro contributo. E infatti abbiamo già collaborato in molteplici occasioni, tanto che abbiamo dovuto darci un limite perché le richieste stavano diventando troppo impegnative per le nostre sole forze!
Tanto per rendere l’idea: la Gioventù di Bormio, nei due mesi in cui si è insediata, è stata chiamata per
- organizzare i mercatini di Natale degli hobbisti a Combo
- preparare il vin brulè a fine novembre e la sera di Natale
- distribuire a tutti i negozi il materiale della Coppa del Mondo di sci alpino
- prendere parte alla trasferta a Milano, in costume tradizionale, per la presentazione a Palazzo Lombardia della Coppa del Mondo di sci alpino
- distribuire a tutti i negozi il calendario ABC
- distribuire giornalmente la legna necessaria ai bracieri collocati nei vari punti del paese
E tutto questo da parte di un pugno di ragazzi, perché anche loro – come capita a tutte le associazioni di volontariato – stanno sperimentando come “a correre” siano sempre i soliti.
F: Ci piacerebbe coinvolgere il maggior numero possibile di giovani, non solo nel tesseramento, ma anche nel partecipare alle iniziative. Non è facile, perché sono sempre in pochi a rispondere, ma ci proviamo lo stesso. Forse dobbiamo solo trovare la chiave giusta… Abbiamo già qualche idea in proposito che potrebbe essere interessante, ma dobbiamo verificare se sia possibile realizzarla e soprattutto dobbiamo trovare ascolto presso i nostri interlocutori.
Ci potete dare qualche anticipazione di questi progetti?
S: una “pellata” in notturna, qualche novità da introdurre per i giorni di carnevale, che tradizionalmente sono organizzati dalla Gioventù… idee ce ne sono, ne stiamo già discutendo tra di noi. La cosa più importante, dal nostro punto di vista, è arrivare al cuore della gente, coinvolgere le persone, ritrovare quel senso di comunità che fa bene al paese.
Vi ho visto più di una volta alle assemblee pubbliche: questa partecipazione nasce da una vostra scelta?
S: Abbiamo partecipato a un paio di consigli comunali per nostro interesse, mentre a qualche assemblea abbiamo collaborato dietro richiesta. Ma ciò non è stato meno istruttivo. È giusto rimanere informati su quanto accade nel nostro paese, è un luogo comune pensare che ai giovani non interessi nulla di ciò che succede. In fondo, le scelte che si prenderanno oggi avranno impatto anche su di noi.
Questo vostro senso di partecipazione attiva vi fa onore… non è così scontato trovarlo nei giovani…
F: ci siamo fatti le ossa con i Reparti e con l’oratorio! Noi siamo nati come animatori in oratorio e proprio in oratorio abbiamo iniziato a collaborare con i Reparti, quando hanno avuto bisogno di trovare una nuova sede per la "Festa dei Giardini"; da lì abbiamo mantenuto viva questa collaborazione. Certo, eravamo i più piccoli, ma abbiamo imparato tante cose…
S: per esempio, a fare il vin brulè!
È importante sapersi destreggiare con le ricette! Soprattutto se si fanno manifestazioni
S: Sì, infatti spesso ci chiamano a preparare il vin brulè e per fortuna che la Gioventù dispone di un po’ di attrezzatura propria, anche se avremmo bisogno di qualche minima integrazione… una pentola, un bollitore…
Ora che non c’è più una sede (la vecchia casetta della Gioventù è in fase di ristrutturazione), come vi organizzate per prender parte alle manifestazioni?
F: Abbiamo un gruppo whattsapp con cui ci teniamo costantemente in contatto e poi ci è stato dato in uso provvisorio il locale sotto la torre della Baiona. L’abbiamo ripulito e sistemato (è più che altro un magazzino) e quando c’è bisogno ci troviamo lì, anche se non è riscaldato e a volte salta la luce.
S: Sarebbe bello poter contare nuovamente su uno spazio tutto nostro, dove darci appuntamento per discutere e organizzare le iniziative a cui partecipiamo. La Gioventù è un momento di aggregazione, ma anche un’occasione per far sentire al paese che noi ci siamo!
Su questo tema, Simone e Federico sono molto chiari: «Abbiamo accolto questa nuova opportunità perché vorremmo rilanciare la Gioventù e proporci come parte attiva alle iniziative del paese. Possiamo divertirci tra noi pur facendo qualcosa di utile! Perciò, quando a ottobre è scaduto il mandato dei nostri predecessori, ci siamo presi questo impegno e vorremmo provare a portarlo avanti con l’aiuto di tanti altri giovani».
A tale proposito, da questa sera è aperto il tesseramento ai giovani che desiderino entrare a far parte della Gioventù dando il loro contributo personale per far crescere la comunità. Non sono richieste doti particolari, solo un po’ di buona volontà e di tempo, da impiegare ciascuno secondo i suoi impegni. Chi fosse interessato può contattare:
Simone Prandi
Pietro Rainolter
Federico Urbani
Pagina Instagram @gioventubormiese
Anna
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